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Mimma Rolla (Arcola, 1927-2016) cresce in una famiglia antifascista e comunista. La lotta contro il regime fascista è perciò quotidiana come i rischi per la loro stessa vita. Da piccola Mimma viene traumatizzata dalle continue perquisizioni dei fascisti effettuate in casa sua di notte, mentre la famiglia è sempre più angosciata per la possibilità dell’arresto del padre. A sedici anni Mimma aderisce al Fronte della Gioventù per dare il suo contributo alla lotta antifascista; con il Fronte compie diverse coraggiose azioni. Partecipa inoltre ai Gruppi di Difesa della Donna, dando il suo contributo alla preparazione di azioni di contrasto al regime, ed al dibattito sulla parità e sul diritto di voto, negato in Italia alle donne fino al ‘45.
Dopo la guerra è tra le poche donne a laurearsi in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Pisa. Specializzatasi in Endocrinologia, insegnerà in seguito Fisiopatologia Endocrina presso la Facoltà di Medicina di Pisa ed Endocrinologia, Andrologia ed Endocrinologia e Malattie del Ricambio ad indirizzo Diabetologico nelle scuole di specializzazione, collaborando con Università italiane ed estere.
Con le Edizioni Giacché ha pubblicato "La mia Resistenza. Memorie e riflessioni di una partigiana", a cura di Bianca Lena (2018)
