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Paola Polito (La Spezia) si è laureata in Lettere a Pisa con Silvio Guarnieri. Per molti anni ha insegnato italiano all'estero, presso le università di Craiova (Romania) e di Copenaghen (Danimarca). Si occupa di critica letteraria, linguistica testuale, cross-cultural studies, teoria e pratica della traduzione. Ha pubblicato (con S. Jansen) Tema e metafora in testi poetici di Leopardi, Montale e Magrelli. Saggi di lessicografia letteraria, Olschki 2004; ha curato Sentieri liguri per viaggiatori nordici. Studi interculturali sulla Liguria, Olschki 2008; Paesaggio ligure e paesaggi interiori nella poesia di Eugenio Montale, Olschki 2011 (con A. Zollino); Entre espace et paysage. Pour une approche interdisciplinare, «Etudes de Lettres», 1-2, 2013 (con A. Roncaccia), dove ha riunito gli Atti del “Laboratorio internazionale sul Paesaggio. Memoria, percezione, rappresentazione, salvaguardia, progettazione territoriale”, organizzato a San Biagio della Cima (IM) nel 2012, in collaborazione con l'Associazione “Amici di Francesco Biamonti”. Pubblicazioni più recenti: L'officina dell'ineffabile. Ripetizione, memoria e non detto in Giorgio Bassani, Pozzi 2014; Sine corpore & Excerpta (poesie), con un'introduzione di P. Garofalo, Il foglio 2013. Le sue ultime traduzioni dal romeno: il romanzo di S. Agopian, Almanacco degli accidenti, Felici 2012, e la monografia di D. Condrea Derer, Silvio Guarnieri. Universitario in Romania e in Italia, Aracne 2013.
Per le Edizioni Giacché ha curato "Un diario inedito della grande guerra. Carso 1916-1917" del prozio Antonio Pegazzano e ha scritto alcuni racconti brevi pubblicati nella collana “I racconti del Prione 2003” e