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Già in vendita in edicola e in libreria il calendario dedicato alla vecchia Spezia; un tuffo all’indietro nel tempo con le splendide immagini d’epoca di una città di più di cento anni fa. Con foto stampate su un fondo avorio e circondate da un bordo giallo-oro, che ci restituiscono gli angoli più suggestivi e amati dagli spezzini, riportando alla memoria, attraverso le immagini, la nostra città del passato, partendo dalla Stazione Centrale, fino alla Chiappa, per arrivare a Migliarina.
La copertina ci proietta in una città in festa per l’inaugurazione del monumento a Garibaldi e “getto di palloncini”, opera di cui si ripercorrono brevemente le vicissitudini che il “Comitato” dovette affrontare prima che il monumento arrivasse a compimento.
Una città elegante e ordinata ma anche vivace, con bambini e adulti che la animano in ogni scatto: dai bimbi che giocano in via Castelfidardo, alle signore eleganti del ‘salotto buono’ di via Chiodo, alla comparsa dei tram in via Genova o a Migliarina, ancora in competizione con le carrozze a cavallo.
Non mancano le curiosità come la bella tettoia Liberty in vetro e metallo che copriva la Stazione centrale nel 1887, o l’imponente Teatro Rossi, distrutto dalla guerra, che sorgeva tra via Napoli e via Roma.
Immagini di una città che guardiamo ancora con ammirazione; da Santa Maria - qui ancora con la facciata cinquecentesca - che ospitava la celebre campana chiamata affettuosamente dagli spezzini Lavezàa (in spezzino paiolo), perché ogni mezzodì scandiva la fine del turno di lavoro e l’ora del meritato pasto.
Si passa poi alla Scalinata Cernaia, edificata nei primi anni del Novecento per realizzare il collegamento con la parte alta della città e le strade via XXVII Marzo e via dei Colli. Pavimentata sui marciapiedi con la pregiata arenaria di Biassa, venne impreziosita mediante la messa a dimora nella parte centrale di alberature a doppio filare. Nel verbale comunale del 26 settembre 1903 in cui si legge infatti che «è opportuno collocare nelle due vie un doppio filare di alberi per sostenere le terre ed ombreggiare le strade nella stagione estiva».
L’immagine di settembre è quella del Palco della Musica, uno dei monumenti più amati dagli spezzini, nel suo primo allestimento con i pennoni che si aprivano a raggiera, in un angolo dei giardini pubblici incantevole e curato.
Si prosegue con la zona a mare, con le pirobarche turistiche ormeggiate alla Revel e pronte a partire per il giro del Golfo, e con una vista del Viale San Bartolomeo, percorsa da un tram già atteso alla fermata, di fronte al bell’edificio Liberty dei Della Torre, tipicamente Art Nouveau con gli angoli smussati e la presenza dei bow-window.
Non poteva mancare Migliarina, con largo Marcantone occupato da un tram e una carrozzella a cavallo circondata da ragazzini incuriositi dalla presenza del fotografo.
Un calendario tutto spezzino quindi, che ci farà compagnia dalle pareti di casa nel prossimo anno, in formato da muro verticale, aperto 30 x 60 cm, con immagini corredate di didascalie, ampio spazio per gli appunti e con il lunario.