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«Il paesaggio esteriore, che Landa Landini sa cogliere con sensibilità pittorica e musicale, riflette specularmente quello interiore dell'Autrice, donando al lettore una raffinata gamma di seduzioni e emozioni. Riaffiorando da un tempo "incantato e sospeso" o da uno spazio remoto, l'eco di storie emblematiche perla memoria si trasforma in "archi di luce lontana", varchi per quel "viaggio di ritorno", che porta dal vissuto interiore nuove consapevolezze ad ogni attimo di vita presente.
Landa Landini dimostra in questa silloge di saper ben cogliere l'essenza di sogni fatati" che "riempie la gola/ a chi giunge alle porte del mondo"; ma l'altrove, traguardo fisico e nello stesso tempo dello spirito, non è un punto d'arrivo illusorio per chi, come lei, sa guardare con vista limpida e mettersi in umile ascolto: "molte volte mi sono messa in viaggio,/ giungendo spesso dove lo sguardo m'aveva preceduta,/ senza diminuire la meraviglia della meta raggiunta".
Spesso è il mito, profondamente assimilato nelle sue valenze simboliche, il sostrato culturale naturale in cui s'innesta il messaggio poetico e questa dimenione, che si dilata sino agli estremi punti cardinali del fantastico (siano Thule o Tara o "una terra antica... di verde vivido, brillante,/ dove non esisteva segno d'uomo" ma con alberi più antichi del tempo") descrive un itinerario che è "un invito... a immergersi... e sei volare... fino ai confini del mare /forse fino ai confini di sé".
Sia che si tratti di "deserti dorati e rocce scolpite dal gelo" o di "vento straniero" che "ha il colore del nord/ e del nord il sibilo secco, sferzante" o di "nebbia... morbido lino... che annulla suoni e disfa ombre danzanti" o ancora d'una "chiglia di roccia su ondate di luce", l'elemento descrittivo è usato dalla Landini con rapidità e sicurezza di tratto e non è mai fine a se stesso, così come la musicalità del verso non si fonda su facili ritmi, ma è piuttosto una polifonia che ha origine da un attento ascolto e produce risultati notevoli come "Sorelle" o “Autunno" o "Canne d'India".
L'abilità stilistica, che ha per humus una largo riflessione e una langa sedimentazione, raggiunge maturi frutti soprattutto nelle composizioni i più brevi, dove anche il vuoto e il silenzio, la sospensione nel dire, esprimono il proprio valore comunicativo.
(Dall'introduzione di Maria Luisa Eguez)
Anno
1999
Pagine
32
Formato
12 x 16 cm
ISBN
9788886999373
Collana
Poesia
Lingua
Italiano