Per salvare questo articolo nella wishlist, Registrati.
Se sei già registrato fai login qui sotto.
«Ciao bèla, veni chi che te cunto na foa du nostru péise.
È così che, nelle tante estati passate qui a Porto Venere da quando ero ancora bambina, ho scoperto nei racconti della sua gente un mondo che non conoscevo, un mondo di personaggi vissuti nel tempo, pieno di dignità e di saggezza, un tesoro di pietre preziose trovato fra gli scogli.
Questi personaggi mi hanno fatto sognare e sono venuti a popolare quel Porto Venere interiore che avevo già dentro. Ho cercato di ricrearli nella mia fantasia, per lasciarli in questo Paese magico dove ogni pietra contiene una incredibile ricchezza...». (Samuela Etter)
«... Nel carugio ci sono gradini di marmo in fondo a tutte le porte che si affacciano discreti, quasi a non voler occupare più spazio di quanto sia necessario; fra una porta e l’altra, antichi sedili di pietra scura, lucidati, si fa per dire, dal tempo.
Ti ci puoi sedere a ogni ora, per godere una brezza freschissima, soprattutto d’estate.
Lì, seduta in silenzio, c’è una donna, senza età, che incontri ogni giorno. Guarda passare la gente e nessuna voce, nessun rumore, nessun evento è capace di turbare il suo stato di sogno. Non so nulla di lei...» (dal racconto "Il silenzio")
«... Porto Venere, per i bambini, non è un paese qualsiasi.
I mille scenari che han sotto gli occhi ogni ora del giorno e la notte, il mare, la luce del sole, le nuvole, il cielo e i tramonti sono di una bellezza così intensa che lo trasformano in un castello incantato, dove ogni gioco diventa una favola.
Fra gli scogli i ragazzi sognano il mare, costruiscono piccole barche con vele di carta, leggere, le guardano mentre si allontanano dalla riva fino a vederle sparire. Loro sono a bordo e veleggiano per il resto del giorno...» (dal racconto “I ricordi”)
Con illustrazioni a colori.
Anno
2006
Pagine
144
Formato
22 x 28 cm
ISBN
9788886999793
Lingua
Italiano