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Ritrovarsi come per incanto nella Levanto di primo '400, nella cornice del suo paesaggio, per rivivere le usanze e la vita quotidiana, le credenze ed i riti religiosi di allora.
«Un territorio con una natura forte e accidentata, fatta da montagne rocciose che sorgono direttamente dal mare. Sono caratteristiche che non sono cambiate da tempi molto lunghi, specialmente ora che il cessato sfruttamento intensivo dei boschi ha ricreato anche un manto vegetale più simile a quello del passato.
Un paesaggio umano che è molto cresciuto da quando la ferrovia ha reso possibile il lavoro pendolare ed il turismo ha scoperto questa costa affascinante, ma che è ancora leggibile nei suoi vari periodi, perché nella maggior parte dei casi il nuovo non ha sostituito il vecchio, ma si è sviluppato autonomamente. Senza contare che le recenti ricerche d’archeologia delle opere costruite e dei depositi archeologici, unita ad un approfondimento nell’interpretazione degli statuti medievali di Levanto, hanno permesso di conoscere in modo sufficiente anche ciò che è andato perduto, come il porto canale fatto costruire dal Comune di Genova alla metà del Duecento.
... La forma del racconto sciolto e naturale come lo ha realizzato Giovanni Busco, ha il potere, di fronte agli oggetti reali, di far percepire meglio com’erano allora ed anche ciò che non c’è più.
Si tratta di un esperimento molto interessante e ben riuscito dell’impiego, a livello della ricostruzione della vita quotidiana locale, ...»
(dalla presentazione di Tiziano Mannoni)
Con fotografie
Anno
2005
Pagine
120
Formato
17 x 24 cm
ISBN
9788886999687
Collana
Comunitas Spedie
Lingua
Italiano