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Il viaggio a Firenze e le tensioni con Lorenzo il Magnifico per il controllo della Lunigiana. La visita nel borgo spezzino. Il fallimento politico del soggiorno genovese.
Nel 1471 Galeazzo Maria Sforza, duca di Milano, compie un viaggio diplomatico di grande importanza nella Firenze di Lorenzo il Magnifico.
Con un folto seguito ed esibendo grande sfarzo, pure se - come nota il Machiavelli - in periodo di quaresima, trasforma quell’incontro in un trionfo.
Così com’è trionfale l’accoglienza che egli riceve al ritorno, in occasione della sua «venuta» alla Spezia; il borgo spezzino ci appare come «una bella citadella copia de cose degne» nella insolita luce rinascimentale dei resoconti degli ufficiali milanesi, che vengono qui pubblicati per la prima volta.
È il racconto di un borgo addobbato a festa in cui «all’arrivo de Vostra Signoria il tamburino farà si che tuta la gente de la terra veneria a salutare davanti la rocha vechia»... «otto zoveni ve accolgano in panni rossi e bianchi, otto balestrieri vestiti richi de seta et undici provixionati faran si che Signoria Vostra et Vostra Madonna potriano andare ai logiamenti.
Li citadini de la terra vorranno demostrare loro devotione habendo nettato le strade et hornati i palazzi de sete bianche e rosse e viola.»
Così l’autore de La Spezia nel Quattrocento ci accompagna in un nuovo viaggio nel nostro passato, con un saggio storico che si legge come un romanzo, in cui non mancano i retroscena, gli intrighi di corte, le contese per la conquista della Lunigiana e le rivalità politiche e commerciali con Genova. Oltre alla cronaca del trionfo dello Sforza che percorre «la via de la riviera con grandissima alegrezza et devotione di tutti quei cittadini»...
Con stampe e documenti d'archivio.
Anno
2010
Pagine
168
Formato
16,5 x 23 cm
ISBN
9788863820195
Collana
Comunitas Spedie
Lingua
Italiano