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Paese è: a ciassa, a ciassetta, a géja,
u campanin, u campanà, u stradun, a scöa, ca mèia, u burgu, a bütéga, u punte, u munte,
a ciana, u sciüme, a mae, u pae, i fanti e i vèci.
«[...] Di già, al loro semplice apparire, le vegetali colonne dei platani mi avevano rincuorato. Vi avevo associato il povero e squisito sapore dei canestrelli, che pregustavo e che ormai non potevo non trovare. Di già mia moglie aveva capito: percorsa l’allea aveva fermato davanti alla prima casa. Come dire, allora, la gioia ansiosa di attraversare di buon passo il paese nell’aria notturna, fredda e pura, di andare per i vicoli e per le piazze, e per altri vicoli e per altre piazze, buio e luce che si susseguivano e si alternavano, di entrare nelle bottegucce sfavillanti e festose, di spingere ogni volta i piccoli usci vetrati che facevano tintinnare gli antichi dolcissimi campanelli?
Le persone erano tutte gentili, tutte allegre [...]»
(Mario Soldati)
«Il passato è parte di noi, anche quello che non abbiamo vissuto direttamente ma che abbiamo solo sentito raccontare. Il nostro passato recente ci ha lasciato uno splendido ricordo: quello di un tempo più lento, di una dimensione umana fatta di immediatezza, di semplicità, di rapporti umani più veri e meno frettolosi, di divertimenti più semplici, di tradizioni più sentite, di un contatto continuo con la natura.
Perdere questo ricordo significherebbe perdere ciò che, quando siamo nel silenzio - e per silenzio intendo la pausa dagli stordimenti frenetici dei nostri giorni - ci permette di ritrovarci, di riscoprire la parte più autentica di noi. Nella memoria antica ritroviamo la nostra semplice essenza di esseri umani, il significato dei luoghi come spazi occupati da noi, il nostro senso di appartenenza ad una comunità.
È stato per me un privilegio poter raccogliere in un libro la memoria del nostro recente passato brugnatese insieme ai nostri ragazzi del Servizio Civile Volontario, ai nostri anziani, incredibilmente giovani ed entusiasti. È stato un po’ come cercare di avvicinare due sponde: un ponte per unire le generazioni e per non perdere la possibilità di percorrere un cammino di conoscenza.»
(Luisa Cascarini)
Testi e interviste di: Lara Rios Duarte, Federico Ferrari, Matteo Rebecchi, Lorena Valeri.
Con fotografie d'epoca dagli archivi privati e pubblici.
Anno
2006
Pagine
192
Formato
17 x 24 cm
ISBN
9788886999762
Collana
Spezia una volta
Lingua
Italiano