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Tommaso Lupi fu tra i protagonisti delle lotte operaie fin dal 1917 quando, sedicenne, lottò per le otto ore nel Cantiere di Muggiano. Nel 1920, in servizio col bracciale rosso, partecipò all’occupazione delle fabbriche.
La sua partecipazione alla lotta antifascista improntò da allora una ininterrotta iniziativa politica e propagandistica, fino all’organizzazione della lotta clandestina quando, alla fine degli anni ‘20, installò e diresse un primo centro stampa clandestino a Lerici. Fino all'arresto e al processo, nel 1934, davanti al Tribunale Speciale fascista, che lo condannò a sei anni di carcere.
Scontata la pena, venne inviato al confino nelle isole Tremiti e poi al carcere di Lucera da dove - dopo l’8 settembre 1943 - dovrà ricorrere allo sciopero della fame per essere rimesso in libertà e poter rientrare fortunosamente nella propria città.
Qui egli riprese l’attività clandestina costruendo, assieme ai compagni, una vera e propria tipografia nei sotterranei d’una villa (il Fodo) sulle colline di Lerici. Grande fu il contributo che tale preziosa attività di stampa e di diffusione di materiale d’informazione dette alla lotta di Resistenza contro i nazifascisti. Finché, nel settembre del ‘44, vicini ormai ad essere scoperti dai tedeschi, Lupi e i suoi dovettero abbandonare l’opera per passare nelle file partigiane, dove egli verrà nominato Commissario Politico della IV Zona Operativa.
Dopo la Liberazione fu Sindaco di Lerici, Presidente e Vice-presidente della Provincia della Spezia.
Con fotografie e documenti d'epoca.
Anno
2012
Pagine
104
Formato
16,5 x 23 cm
ISBN
9788863820300
Collana
Diari della storia
Lingua
Italiano