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Emerge da queste pagine la ricca personalità della Contessa di Castiglione, delineata attraverso la ricostruzione dell'ambiente familiare e delle principali vicende della sua vita.
Un'esistenza, quella di Virginia, molto legata alla Spezia ed al suo golfo, che cercò invano di difendere dagli stravolgimenti previsti dai vari Piani regolatori e di cui in diversi scritti esalta la felice posizione geografica, offrendo al lettore un quadro dell'incantevole paesaggio dell'epoca, ad esempio della collina della Ferrara con i suoi 121 olivi, 1200 viti fruttifere e 40 alberi da frutta «ben tenuti ed in incantevole posizione».
Una Contessa arguta e perfino autoironica che ci racconta le sue vicissitudini in veste di "ambasciatrice" delle nostre specialità gastronomiche come la mes-ciüa, «la mistura di grano tanto ricercata» che voleva far conoscere agli amici francesi.
Dell'amore per quella Spezia che non c'è più la Rapallina ci lascia ampia testimonianza, attraverso le numerose lettere inedite, indirizzate all'«integro suo fattore», il pittore Agostino Fossati, che l'autrice pubblica e trascrive integralmente per la prima volta in questo libro, corredate da un ampio materiale iconografico.
Lettere in cui tra l'altro, dopo il definitivo distacco dalla sua «ingrata, ingiusta, amata città», chiede a Fossati di dipingere per lei Spezia «come era prima», per portare a Parigi l’immagine del suo joli golfe in «due o quattro quadri grandi ben fatti e dettagliati dove si veda tutta la Spezia e il golfo che tutti qui mi domandano vedere».
Anno
2021
Pagine
160
Formato
16,5 x 23 cm
ISBN
9788863821239
Collana
Comunitas Spedie
Lingua
Italiano
Copertina
brossura