Il Premio Internazionale di Narrativa “il Prione” è giunto nel 1998 alla sesta edizione, con circa 350 tra racconti brevi e atti unici per la speciale sezione Teatro, provenienti dall’Italia e dall’estero.
Il volume raccoglie, oltre ai testi critici ed alle note di commento sulle opere vincitrici del Premio, i primi trentasei racconti classificati e gli atti unici premiati.

“… “il Manoscritto” richiama per noi l’Idiota di Dostoevskij uno di quei romanzi che incantarono la nostra giovinezza e che tuttora, rileggendolo, ci accompagna come tutte le figure e come tutto il mondo di quel grande scrittore: e lo richiama con tanto soffuso affetto ricordando il mistero di quel personaggio e del suo autore.

Di intensa partecipazione emotiva è fatto il racconto che ha avuto il secondo premio “Per uscire di scena” che raffigura il triste tramonto di un matador eterno sconfitto, simboleggiante l’insistenza di ognuno nel ribellarsi al proprio destino e per trovare lo scopo del proprio vivere.

Melanconica dolcezza è nella favola bella “La bombetta di feltro” dell’umile minatore boliviano alla ricerca di un amore che dia senso e luce alla sua dura fatica quotidiana.

Il quarto racconto prescelto “Lo scoglio d’Orlando” è un libero sfogo fantasioso che richiama le terribili lotte primordiali tra popoli in vista di un lento faticoso progresso: e la luce su quello scoglio spaccato è il segno della insistente e dura battaglia per far avanzare l’umanità.

Sulla falsariga della ricerca dei più vari orizzonti sono del resto tutti i racconti, anche quelli meno riusciti che rappresentano, comunque, un serio impegno di ricerca, di novità, di fantasia. Vasta varietà nei temi trattati or con levità, spesso umoristica, ora con approfondita analisi dei sentimenti si trova nei racconti dichiarati “finalisti” e in quelli “segnalati”: in tutti, sia in quelli meglio riusciti nella rappresentazione del tema prefissosi dal concorrente che in quelli nei quali si nota l’aspirazione a dar forma concreta ad un’ideale ricerca di perfezione, la Giuria ha notato e rimarcato come fondamento l’amorevole passione per la propria terra, per il proprio lavoro, per la propria donna: e tanti sogni in tutti venati talvolta di tristezza, il vagare tra la realtà quotidiana e le speranze, l’attaccamento alle tradizioni, alla famiglia, all’amicizia, all’ideale mai raggiunto…” (dall’introduzione di Domenico Bevilacqua)

Franco Forte,  Marco Carminati, Antonietta Pinacci, Elisabetta Coruzzi, Pino Piastri, Emanuele Giudice, Pellegrino Snichelotto, Maria Grazia Bianchi, Marco Biazzetti, Alessandro Borgia, Sergio Castrucci, Silvana de Mari, Marcello Fabbri, Anna Maria Sabini Liberatore, Francesca Longoni, Edvige Lugaro, Beniamino Mirisola, Gloria Pesenti, Carmelo Pirrera, Bobby Sands, (traduzione di Silvia Calamati), Vinicio Susi, Giovanni Tranto, Fausto Vitaliano, Elisa Parmeggiani, Claudia Azzaro, Nino Casalino, Roberto Curatolo, Luca Maiolo, Enrica Mariani, Romana Morelli, Wally Sabbà, Pellegrino Snichelotto, Fabrizio Stefanini, Aida Stoppa, Angela Suprani, Giuseppe Tirotto, Emilio Vendramin, Maria Rosaria Vela.

Introduzione di Domenico Bevilacqua. Illustrazioni di Giovanni Cosenza